e vado dappertutto . . .

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Guidando uno scooter protettivo come l'Adiva, si è portati a pensare di poter salire in sella e via, abbigliati alla meno peggio anche con clima e temperature non proprio da due ruote.

Dopo anni di guida Adiva, credo di aver accumulato esperienza sufficiente per poter elencare accessori che sono davvero indispensabili se si vuole, come dice il titolo del post, andare dappertutto (e con qualsiasi tempo !).

Vista la stagione, considererò gli accessori e l'abbigliamento invernale anche perchè con l'Adiva, in estate si può davvero saltare in sella e via, anche se il buon senso vorrebbe sempre la protezione spalle-mani-gambe, ma . . . quanti scooteristi lo fanno davvero ?

Per l'inverno dunque l'accessorio che considero indispensabile e che mi sento di consigliare assolutamente è . . . il Termoscud (detto volgarmente copertina per le gambe !).

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Sperando di aver superato i luoghi comuni fanciulleschi che disprezzano le copertine perchè rovinano l'immagine da motociclista "duro" od altre sciocchezze simili, trovo il Termoscud il
complemento ideale per l'Adiva perchè protegge la parte più esposta del pilota, le gambe quindi.

Oltre a proteggerle dal freddo con la presenza dell'imbottitura interna (e qui vi raccomando di prestare attenzione al montaggio che deve avere tutti i tiranti tesati al punto giusto in modo da aderire perfettamente allo scudo, senza lasciare spazio agli spifferi), si rivela importantissimo sia quando piove (la pioggia di traverso inzuppa), sia per parare gli schizzi delle auto che vi affiancano o che superate.

Da sfatare anche la credenza che il Termoscud possa impacciare la guida o compromettere la mobilità delle gambe : se ben montato lascia i piedi perfettamente mobili ma li ripara totalmente quando li rimettete sulle pedane, ben più comodo quindi dei sovrapantaloni o delle tute antiacqua da indossare prima di salire in sella.

Non dimenticate poi di regolare la bretella al collo e di sistemarvi la pettorina sul petto, la protezione che otterrete, (unita alla giacca tecnica di cui leggerete dopo), sarà praticamente insuperabile !

Inoltre, troverete preziosa la tascona che si trova all'interno del Termoscud, perfettamente riparata dalle intemperie e davvero capiente e come ultimo, (scusate se è poco !), se lo tirate bene ed agganciate la bretella all'estremità della sella, vi risparmierà di asciugarla ogni volta che salirete.

Non posso non fare pubblicità a chi lo produce in quanto è un brevetto della Tucano Urbano e lo trovate qui

Sistemate le gambe passiamo al corpo : una giacca tecnica è obbligatoria !



Antiacqua e termica, con buone cuciture e buone chiusure ai polsi, regolabile in vita ed imbottita all'interno o ancora meglio con imbottitura incernierata antivento asportabile : al giorno d'oggi se ne producono modelli davvero eleganti ed indossabili in ogni occasione . . . un capo da armadio più che da bauliera dello scooter, scegliete quella che volete ma . . . compratela, non ve ne pentirete !

Ricordate anche che se, come nel mio caso, prevedete di farne un capo davvero da ogni giorno, pensate anche a quando lo indosserete con sotto giacca, golf e camicia, scegliete magari una taglia in più anche considerando l'imbottitura stessa della giacca.

E veniamo ai guanti : niente compromessi !



Anche se l'Adiva, grazie al parabrezza ed ai deflettori laterali è molto più protettiva degli altri scooter, ricordate che le estremità sono le prime a raffreddarsi e le più difficili da scaldare : guanti buoni dunque, tessuto tecnico, imbottitura termica interna, rinforzati nei palmi e senza inserti tergivisiera (non ne avete bisogno) e corti ma elasticizzati ai polsi (quelli lunghi ai polsi non riuscireste ad infilarli sotto la giacca !).

Ho detto tutto : 3 accessori per andare davvero dappertutto, ma soprattutto 3 accessori pratici da indossare e da sfilare e questo perchè, grazie alla protezione del progetto Adiva, un buon casco jet ci ripara a sufficienza dal freddo senza obbligarci ad usare anche passamontagna, collari termici, manopole riscaldate o sovrascarpe e sovrapantaloni, così come guanti e Termoscud sono sufficienti a mani e piedi per non soffrire il freddo.


Un consiglio comunque mi sento di darlo : non salite mai e dico mai in sella senza una sciarpa al collo . . . gola e bronchi non vi ringrazieranno mai abbastanza e per gli scooteristi maschi più freddolosi (le donne sanno già come utilizzarla !) una chicca . . . la calzamaglia !






Non sottovalutatela assolutamente, acquistatela in qualunque negozio di intimo ed indossatela senza pudore anche sotto il completo da ufficio (consigliate ovviamente quelle tagliate alle caviglie che lasciano il piede libero di essere calzato come meglio vi pare) . . . provare per credere !!!!



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Ora le quattro ruote !

Questo post non tratta di scooter coperti ma, nel campo delle novità relative ai mezzi da usare tutto l'anno merita sicuramente una citazione ed un posto di tutto rispetto.


Sopra volevo usare la frase "novità
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relative alle due ruote" ma non ho potuto perchè qui di ruote ne abbiamo addirittura . . . quattro !

Non si tratta ovviamente di un'auto ma di uno scooter vero e proprio che avrete senz'altro visto (o di cui avete sentito parlare) all'ultima edizione dell'EICMA appena conclusa.

Parliamo di una linea completa di veicoli (a tre e quattro ruote) prodotta dalla Quadro Tecnologie di cui è comproprietario Luciano Marabese, della Marabese Design, il padre del progetto tre ruote MP3 Piaggio.

Dopo un decennio di studi, la casa ha sviluppato un proprio sistema di pendolamento idraulico che viene applicato agli scooter prodotti e garantisce maneggevolezza ed eccezionale tenuta di strada in qualunque condizione.

Il concetto di mobilità urbana viene quindi ripreso affiancando la maneggevolezza e l'agilità di uno scooter alla sicurezza ed alla stabilità delle quattro ruote (se pur a ristrettissima carreggiata ovviamente).

La gamma prevede al momento un modello a tre ruote motorizzato 300cc ed uno a 4 ruote con moto
rizzazione 500cc che presentano indubbiamente interessanti novità costruttive.

Sicuramente il progetto è molto interessante non tanto per il 3 ruote che, tutto sommato, è una replica del Mp3 Piaggio, quanto per il 4 ruote che può davvero aprire la strada ad una nuova filosofia di veicoli dotati di stabilità eccezionale.

Come sempre, il problema protezione non viene preso in considerazione anche se, voci di corridoio, segnalano la volontà della casa di realizzare gli stessi modelli coperti (anche se sicuramente con copertura fissa) ed addirittura un modello fuoristrada (tipo quad a carreggiata ridotta, per intenderci !).

Avremo modo di riparlarne, intanto guardatevi questa godibile presentazione video :



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Tergicristallo obbligatorio ?

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Piove, piove e piove ancora . . . ha piovuto molto quest'anno e le previsioni dicono che pioverà ancora e poi . . nevicherà anche molto.


Nonostante questo, nelle nostre città e tang
enziali è sempre più frequente vedere movimento di scooter che sfidano il maltempo pur di muoversi più agevolmente (e trovare parcheggio !!).





Naturalmente per la stragrande maggioranza sono scooter normali (scoperti), anche se, fermo al semaforo con il mio tetto che mi copre, sempre più spesso mi trovo a dover rispondere a domande circa il mio Adiva (che il "puro scooterista italiano" cominci magari a capire che non è più di moda bagnarsi come un pulcino a tutti i costi ?).

Sono numerosi quindi coloro che sfidano le intemperie sulle due ruote protetti solamente dalla giacca antipioggia e dal parabrezza alto (sempre più frequente negli scooter) ma . . . avete mai provato a guidare uno scooter con il parabrezza alto ma, ovviamente, senza tergicristallo ?

Certo che avete provato così come è ovvio che vi siate domandati come diavolo si fa a non investire il primo pedone che attraversa !

Il parabrezza bagnato, molto spesso rigato, sporco o opacizzato, è praticamente impenetrabile e sommato alla visiera del casco tempestata di goccioline crea sicuramente una situazione di pericolo non trascurabile, senza contare che, con l'umidità, tende ad appannarsi anche esternamente con conseguenze tragiche per la visibilità.



Molto spesso mi trovo ad usare il tergicristallo solamente per spazzare il velo di umidità e mi chiedo davvero con che grado di sicurezza possano viaggiare coloro che (99%) il tergicristallo non ce l'hanno.


Credo davvero che il nostro codice della strada, sempre più votato alla salvaguardia della sicurezza, dovrebbe considerare questo aspetto del mondo a due ruote, imponendo in qualche modo l'introduzione del tergicristallo a tutti i costruttori che prevedono il parabrezza alto nei loro scooter . . che ne pensate ?

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ci piace . . . non ci piace . . .

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Chiusa con affluenza record E.I.C.M.A. 2010, non possiamo esimerci dal commentare il prodotto che tutti aspettavamo : l' ADIVA AD3 !


E' comunque ancora un commento parziale in quanto quello visto in fiera rimane ancora una volta un prototipo, certo molto più aderente al prodotto finito di quanto proposto due anni orsono, ma comunque non ancora la versione che cavalcheremo (speriamo) a partire dalla prossima estate.

Diciamo subito che è lo scooter più automobilistico che ci sia, concepito davvero come una seconda auto e, come tale, dovrebbe essere considerato.

Ci piace . . . .

la linea aggressiva : bello il frontale ribassato che integra le doppie ruote anteriori in una carenatura di tipo, appunto, automobilistico.

La carreggiata è contenuta e il mono ammortizzatore visto in fiera all'avantreno verrà poi sostituito da un doppio braccio (rispondendo in questo modo ai tanti lettori che avevano espresso dubbi circa la robustezza del mono supporto !).

La pedana si è abbassata e, in concomitanza con il livellamento posteriore della sella che permette al pilota di retrocedere a piacimento, favorirà e accontenterà anche i piloti più alti (risolvendo quindi un altro quesito espresso dai lettori !).

Nonostante cio' e nonostante l'interasse sia stata notevolmente accorciata (a tutto vantaggio della maneggevolezza), il sottosella è stato ampliato e ospita ora un casco integrale + 1 jet, liberando definitivamente il baule dall'ingombro dei caschi (operazione davvero splendida, che lascia tutta la volumetria della bauliera intatta, considerando anche, che, grazie ad un gioco stilistico, è stata aumentata la capienza di ben 8 litri, trasformando l'AD3 in un veicolo ben più capiente di una Smart !!).

Novità importanti anche nel frontale che vede sparire i montanti reggiparabrezza per favorire lo sviluppo di un guscio avvolgente e notevolmente protettivo (che probabilmente si estenderà in basso sino a riparare le gambe del pilota), da cui spuntano solamente gli specchietti retrovisori ed il tergicristallo e che culmina in alto con un riporto inspessito al quale viene fissato il tetto retrattile tipico Adiva.

Finalmente sparito l'anacronistico alloggiamento della "motoradio" e dei due altoparlanti incastonati nella parta alta del tunnel, così come sparite le due tasche aperte laterali (ora sempre esposte alle intemperie), in favore di un ampio gavone con sportello a chiave che risulterà certo più utile e sfruttabile (fermo restando la possibilità di alloggiare il navigatore sul manubrio !).

Di conseguenza, riposizionate (meglio) anche le bocchette del riscaldamento mani e piedi per l'impianto che sarà offerto in optional (o di serie nel 300 cc ?).

Eccoci infatti alla motorizzazione che prevede (per il momento) due cilindrate solamente : 125 o 300 cc.

I motori sono Kymco e ci sentiamo di elogiare questa scelta in quanto trattasi dei propulsori concettualmente più nuovi, potenti ed affidabili proposti ultimamente dal panorama scooteristico (vedi i dati di vendita e i lusinghieri commenti circa gli ultimi prodotti Kymco).

A parte il 125 cc, prodotto quasi esclusivamente per il mercato estero (non dimentichiamo che la quota di mercato di Adiva in Italia è minima rispetto alla penetrazione nel mercato estero, leggi qui !), che rimarrà comunque un propulsore appena sufficiente per questo veicolo, il 300 cc ci sembra il compromesso giusto, come avevamo già anticipato, per fare di questo scooter un "ognistrada" (oltre che un "ognitempo").

La strumentazione riprenderà l'ultima serie dell'AD con il cruscotto formato da 2 cilindri con gli indicatori all'interno ed il manubrio (se pur ingiudicabile in quanto incompleto anche nel prototipo), sembra rimarrà piccolo e maneggevole come piace a noi.

Ancora due parole sulle ruote che saranno da 13" le due davanti e da 14" quella dietro, con frenata ripartita e combinata su 3 dischi che sicuramente non farà rimpiangere la mancanza dell'ABS (sempre che non venga poi inserito nella lista degli optional al momento della commercializzazione).

Anche il prezzo non è pervenuto ovviamente (visto che manca quasi un anno alla commercializzazione), ma si vocifera di circa 6.500 euro per il 300 cc, cifra che ci sembra assolutamente in linea visto il veicolo.

Non ci piace . . .

per il momento la scelta del parabrezza senza supporti, bellissima l'estetica e la visuale per il pilota, ma ci lasciano perplessi la robustezza soprattutto nei punti destinati ad un lavoro maggiore e frequente (attacco del tetto) e la sicurezza passiva : nell'attuale parabrezza con i montanti lo stesso si stacca al momento di un urto abbastanza sostenuto . . . cosa avverrà con quello avvolgente ?

Va bene la sella filante e "modulabile" a seconda del pilota ma un gradino "poggiareni" quanto sarebbe auspicabile soprattutto nelle percorrenze medio/lunghe !

Componentistica : al momento è ingiudicabile in quanto si tratta appunto di un prototipo, reale quanto si vuole ma pur sempre un prototipo, ci appelliamo comunque ai costruttori affinchè plastiche e assemblaggi migliorino decisamente anche rispetto alle ultime versioni Adiva che, in alcuni punti, hanno mostrato più di una carenza.

Ultimo appunto/richiesta per un accessorio piccolo piccolo ma utile utile : la luce nella bauliera !
Non so dire che sollievo sarebbe per chi, come me, usa il baule come un vero portabagagli ed eviterebbe di frugare in lungo e in largo alla ricerca dei guanti quando la notte è fonda e . . ovviamente . . . piove !


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le anticipazioni . . .

Riprendiamo e pubblichiamo da Cyberscooter.it :

SCOOP: Adiva AD3 125/300

28/10/2010
- A pochi giorni dall'inizio di Eicma, eccovi in anteprima assoluta un rendering dellaversione definitiva di Adiva AD3 125/300 a tre ruote basculanti, che potrete vedere nel padiglione 2 allo stand O16, assieme ad altre novità.

Del tre ruote Adiva stiamo parlando fin dal 2007, anno di presentazione di un 'manichino' per valutare le reazioni del pubblico, seguito dalla versione marciante del 2008, allora motorizzata Piaggio a cui ha fatto seguito ilrendering del 2010 più vicino alla versione definitiva e già equipaggiato con propulsori Sym, per arrivare allo scoop di oggi che propone la carrozzeria definitiva e le cilindrate effettive.
Seguendo l'evolversi del progetto, si nota come l'attenzione di progettisti e
designer si sia concentrata sul frontale per ottenere al contempo un design piacevole e la massima protettività.
E se il risultato estetico lo valuteremo meglio ad Eicma, per quanto riguarda la protettività notiamo subito l'ampio parabrezza sagomato che si estende fino ad inglobare le manopole, riuscendo a fare a meno dei montanti di sostegno, soluzione di non facile realizzazione dovendo coniugare visibilità con solidità, andando anche a sostenere l'inconfondibile tettuccio ripiegabile.
La protezione prosegue poi alle gambe con deflettori trasparenti, in questo caso opzionali.
Non manca il tergicristallo, fondamentale nelle giornate di pioggia, mentre gliindicatori di direzione a led sono inglobati negli specchi retrovisori.
La ciclistica è rimasta invariata, con la soluzione basculate anteriore brevettata dotata di monoammortizzatore, una coppia di ruote da 13" all'avantreno e una posteriore da 14.
La frenata utilizza tre freni a disco ad azionamento combinato.
Due le motorizzazioni, il 125cc realizzato da Sym e un 300cc sempre di origine taiwanese, di cui non viene ancora svelato il produttore.
Modifiche anche alla sella, con un dislivello meno pronunciato per il passeggero e soprattutto al sottosella, dove troveranno posto due caschi (non sappiamo se integrali), che assieme al baule posteriore (incrementato nel volume di 8litri), che ne contiene comodamente altri due integrali, si arriva ad un volume da utilitaria.
Per adesso è tutto, appuntamento ad Eicma, pad. 2 stand O16 per vederlo dal vivo, assieme al resto della gamma Adiva, che vedrà un'altra new-entry: una versione più compatta ed economica dell'AD a due ruote, sempre con tetto a scomparsa.

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ultime notizie !!!!!! . . .

Non saremmo il blog di riferimento dell’Adiva se non avessimo informazioni di prima mano, ed è così che cerchiamo di rispondere ai tantissimi che chiedono lumi sul tre ruote, (subissando anche di mail la casa madre), fornendo alcune indiscrezioni.

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Innanzitutto “radio serva” sembra confermare la presenza di ADIVA all’EICMA 2010 che si terrà a Milano i primi di Novembre (non vi diciamo in che padiglione sarà ma sembra che sarà adiacente o vicinissimo allo stand Yamaha) dove verrà presentata (UDITE !!!!!!!) la versione DEFINITIVA dell’A3.



Per il momento il progetto è sottoposto agli ultimi definitivi ritocchi visto che verrà ridisegnato il posteriore per snellire ed ottimizzare la linea.

Le motorizzazioni proposte saranno 125 cc e 250 cc (o forse un 300 che sarebbe, a nostro parere, il compromesso migliore), mentre è allo studio l’ipotesi di un 400 cc (rimpianto da molti nella serie AD) che comunque vedrà la luce tra qualche tempo.

a3

La commercializzazione avverrà in primavera 2011 sperando in un rallentamento della crisi economica, (che confermiamo essere stato il vero ostacolo all’uscita del prodotto), mentre non è trapelato ancora nulla per quanto riguarda il prezzo di vendita al pubblico.

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scooter e abs

abs scooter,abs moto,freni,frenare moto,distante frenataMolti costruttori non ne vogliono sentire parlare, altri lo prevedono solamente sui loro modelli di maggior prestigio, addirittura alcuni commercianti, per rendere più appetibile il prodotto in funzione del prezzo, arrivano addirittura a sconsigliarlo : in generale l’introduzione dell’ABS soprattutto per quanto riguarda gli scooter (per le moto siamo messi leggermente meglio, anche se non di molto) sembra un processo lentissimo e sofferto.

Eppure tra le moderne innovazioni tecnologiche, l’ABS occupa probabilmente il gradino più alto del podio perchè si occupa della parte più importante del viaggiare a due ruote : la sicurezza !

Una delle più autorevoli associazioni tedesche in campo di auto e di moto (e sappiamo quanto la tradizione germanica mostri rigore e puntigliosità), l’ADAC (Allgemeiner Deutscher Automobil-Club) ha svolto un test approfondito tra moto e scooter con ABS si e ABS no.

I risultati sono sorprendenti, la differenza di prestazioni in frenata tra veicoli equipaggiati o non con ABS è notevolissima, senza considerare che, nel caso delle due ruote appunto, la presenza dell’ABS facilita moltissimo il pilota nel tenere in piedi il mezzo anche in caso di frenata brusca, data la quasi totale assenza di “scodate” dovute all’inerzia.

Nelle due ruote la componente sicurezza dovrebbe sovrastare e di molto qualunque altra valutazione (estetica, potenza, ecc.) nella scelta del mezzo, data la vulnerabilità del pilota e la naturale precarietà della sua posizione, proprio per questo i tedeschi, per mezzo appunto dell’ADAC, stanno lanciando una campagna con lo slogan “mai più scooter senza ABS



E voi cosa ne pensate
? Sareste disposti a sborsare qualche centinaio di Euro sul prezzo di acquisto per avere l’ABS ? L’Adiva tre ruote che uscirà dovrà esserne provvisto ? Oggi come oggi è logico pensare ad un maxiscooter senza ABS ? ditemelo nel forum . . . .

Ecco il video delle prove ADAC (è in tedesco ma sottotitolato) :




Ed ecco un altro "impressionante" filmato che evidenzia la differenza di prestazioni in frenata :

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il nuovo “tetto” della Malaguti . . .

in occasione dell’ottantesimo compleanno, la casa motociclistica italiana si regala un nuovo “tetto” da montare sulle versioni del suo “BLOG” 125 E 160.


Si tratta di una stmalagutiruttura leggera in ABS e tubi di acciaio fissata saldamente al retrotreno mediante questi ultimi e che presenta un ampio parabrezza abbastanza avvolgente dotato di tergicristallo.


Novità è la rete portaoggetti fissata alla porzione di tetto ed utile per documenti e piccoli oggetti, così come la possibilità di installare comunque il bauletto anche da 30 lt. (un casco integrale).


Pur trattandosi sempre di una “aggiunta” ad uno scooter di serie e non certo di un progetto specifico, ci sembra migliore di tanti altri tentativi e degno di nota (soprattutto per la presenza del tergicristallo !)

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Siamo impazienti . . .


. . . e chi non lo sarebbe ?


Continuiamo a vedere Piaggio sfornare versioni su versioni dell'MP3 e proporlo ormai in tutte le salse (125-250-300-400-hybrid, ecc) sdoganando completamente il progetto tre ruote e
confermandone la bontà tecnologica con le percentuali di vendite in Italia a all'estero e ci chiediamo . . . ma Adiva ?

Il sito ufficiale della casa dedica una icona con un trafiletto al tre ruote, vantandone le doti ma non spendendo neanche una parola circa la data di immissione sul mercato.

Voci e "rumors" degli "aficionados" Adiva, semiconfermate a mezza bocca dagli addetti ai lavori, fanno trapelare che il progetto è fatto e finito : manca solamente l'immissione sul mercato scoraggiata, forse, dal perdurare di questa maledetta crisi.

La curiosità è tanta : quante motorizzazioni verranno prodotte ? e quali ? sarà ripescato il motore 400 cc ? ci sarà l'ABS ? quanto costerà ?

Per adesso ci teniamo la nostra curiosità anche perchè, a questo punto, difficilmente vedremo il debutto del tre ruote prima del 2011, di sicuro comunque, tutti gli "Adivi" stanno sognando di sostituire il loro mezzo con il nuovo tre ruote : chi è abituato ad usarlo tutto l'anno (probabilmente il 90% dei possessori di Adiva) come può resistere alla tentazione di coniugare la mitica protettività Adiva con la sicurezza e la versatilità delle due ruote anteriori ?

Si prospetta davvero un mezzo "totale" che relegherà l'automobile a qualche sporadica apparizione, ma intanto . . . non ci resta che attendere !


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La rivincita . . .


Se doveva esserci un anno, un periodo, una stagione che rivalutasse e suggerisse lo scooter "coperto" ebbene . . . eccola servita !

L'inverno più piovoso degli ultimi 100 anni e la primavera . . beh, vedremo le statistiche che musica suoneranno !

Per il momento acqua, acqua e ancora acqua, inframmezzata da qualche ora, (dire giorni mi sembra esagerato), di pallido e sparuto sole che certo non consiglia di "scoperchiare i tetti !"

Ed ecco che i nostri scooter coperti, oltre a regalarci la magnifica funzione che tutti conosciamo, cominciano anche a farsi strada nella mente e nelle mire dei nostri irremovibili compatrioti.

Le città e le tangenziali sono congestionate quotidianamente dal traffico e lo sappiamo, ma quando piove, magicamente si straintasano, si bloccano, si ingarbugliano, quasi che l'automobilista, ignaro di avere un solido tetto sulla testa ed un abitacolo più o meno impermeabile, pensasse di essere ancora più vulnerabile del solito e quindi guardingo ed incerto ad ogni metro del suo procedere.

E' il nostro regno !

Sgombrato il campo anche dagli altri fratelli "normali" (non è frequente vedere scooteristi super imbottiti sfidare le intemperie con lo scooter tradizionale), eccoci muoverci con disinvoltura tra code infinite e rotonde bloccate, rispettando appuntamenti altrimenti impossibili da presenziare, parcheggiando ovunque (e in 30 secondi netti !) e ritornando a casa in tempo utile per l'aperitivo, scrollandoci al massimo un po' di gocce da spalle e braccia : ma davvero ci si ostina ad ignorare questa soluzione di mobilità a medio raggio ?

A voi la parola . . . .

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Una fabbrica di idee . . .

Ancora dall’archivio (e dalla matita !) di Monsieur Tardino, ecco un’interessante variante dedicata al nuovo BMW EC1 equipaggiato con motore elettrico Vetrix.

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In un ottica esclusivamente cittadina, il progetto ultraecologico garantirebbe una mobilità assolutamente pulita (ed anche assolutamente asciutta), a differenza del prodotto originale che pur garantendo la sicurezza della culla chiusa, (permettendo quindi la guida senza casco), non offre alcun riparo da pioggia e agenti atmosferici.



Il lavoro di M. Tardino prende il nome di “No-Helmet Electric Scooter” e, finalmente, rende giustizia anche al passeggero, collocato ora all’interno dell’abitacolo e coperto anch’egli.

Electric No-helmet Scooter 2



Rinnoviamo i complimenti al progettista ed aspettiamo altri disegni sicuramenti interessanti come gli ultimi . . .

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Nuovi progetti “coperti”

Uno dei primi a rispondere al mio invito (vedi qui) ad inviare foto o progetti di modifiche o personalizzazioni all’Adiva o altri scooter nell’ambito dei “coperti” è stato Monsieur Raymond Tardino che ringrazio pubblicamente per la fedeltà al blog e per l’autorizzazione a pubblicare i suoi disegni.


La fonte è più che autorevole, in quanto Mr. Tardino è un ex designer della Aprilia e dalla Francia ci manda i suoi progetti (si vede la mano del professionista !), per la trasformazione del T-max Yamaha in un “ognitempo”, aumentandone anche lo spazio di carico.


Ci dice che anche in Francia, (nonostante sia stato uno dei primi paesi a commercializzare il primo Benelli-Adiva, chiamandolo “fulltime” sotto il marchio Renault, ndr), gli utenti delle 2 ruote guardano ancora con sospetto ai “coperti”, diffidando del progetto come avviene anche in Italia in misura ancora maggiore.


Quanto dovremo aspettare perchè i progettisti dagli occhi a mandorla si interessino ad uno scooter coperto ?
Quando decideranno di farlo ecco bella e pronta la soluzione :
BMW-C2 L 

 


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BMW-C2 O 

 

A completamento, ecco una rara immagine di due T-Max inglesi equipaggiati con allestimento antipioggia :



t-max coperti

inutile dire che, a parte la copertura rigida e non ripiegabile, l’accostamento all’Adiva è evidentissimo !!!



Grazie ancora a Mr. Tardino ed aspetto altri vostri numerosi articoli . . . .

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Ingegno e personalizzazione . .

Come tutti noi sappiamo, in effetti, l’Adiva NON è uno scooter : nasce e cresce come un progetto ben preciso che tende a trasferire su due ruote tutte le possibili comodità che ci possono offrire le quattro (ruote) cercando di evitarci però le controindicazioni.

In quest’ottica ci siamo avvicinati al mondo Adiva acquistando, insieme allo scooter, l’idea di un mezzo che rimane in bilico tra le due grandi categorie (auto e moto), pronto a segnare una strada nuova nella mobilità non solo urbana.

Foto0013,scooter usati,scooter tetto,tettuccio scooter,scooter cabrio,scooter coperto,scooter coperti,scooter pioggia,tergicristallo scooter

L’utente Adiva usa lo scooter tutti i giorni ed ognitempo esattamente come gli altri usano l’auto, non si pone mai l’interrogativo : prendo l’auto o l’ Adiva ? Prende l’Adiva e basta, ed è per questo che tende ad accessoriarla e personalizzarla più di altre moto.

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Non me ne vorrà quindi (spero) il collega “Adivo” se ho “rubato” le foto del suo allestimento e se le pubblico affinchè si possa non soltanto copiare il progetto, ma anche (se possibile) migliorarlo o progettarne di simili.

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Sicuramente si potranno verificare problemi in presenza di vento laterale, ma pensate un po’ allo stesso allestimento installato sul prossimo “tre ruote” sfruttandone quindi la completa stabilità : non potremmo essere in presenza dello scooter perfetto ?

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Spero che l’ingegnoso Adivo ci legga e ci illustri le fasi della sua personalizzazione ed intanto lancio un’idea : chi di voi ha apportato modifiche o migliorie al mezzo in tema di antiacqua, antivento, antifreddo, spazio di carico o altro ? Perchè non inviate le foto e la descrizione del lavoro anche se artigianale ?

Vi aspetto come sempre su : scooterusati@gmail.com !

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