Ora le quattro ruote !

Questo post non tratta di scooter coperti ma, nel campo delle novità relative ai mezzi da usare tutto l'anno merita sicuramente una citazione ed un posto di tutto rispetto.


Sopra volevo usare la frase "novità
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relative alle due ruote" ma non ho potuto perchè qui di ruote ne abbiamo addirittura . . . quattro !

Non si tratta ovviamente di un'auto ma di uno scooter vero e proprio che avrete senz'altro visto (o di cui avete sentito parlare) all'ultima edizione dell'EICMA appena conclusa.

Parliamo di una linea completa di veicoli (a tre e quattro ruote) prodotta dalla Quadro Tecnologie di cui è comproprietario Luciano Marabese, della Marabese Design, il padre del progetto tre ruote MP3 Piaggio.

Dopo un decennio di studi, la casa ha sviluppato un proprio sistema di pendolamento idraulico che viene applicato agli scooter prodotti e garantisce maneggevolezza ed eccezionale tenuta di strada in qualunque condizione.

Il concetto di mobilità urbana viene quindi ripreso affiancando la maneggevolezza e l'agilità di uno scooter alla sicurezza ed alla stabilità delle quattro ruote (se pur a ristrettissima carreggiata ovviamente).

La gamma prevede al momento un modello a tre ruote motorizzato 300cc ed uno a 4 ruote con moto
rizzazione 500cc che presentano indubbiamente interessanti novità costruttive.

Sicuramente il progetto è molto interessante non tanto per il 3 ruote che, tutto sommato, è una replica del Mp3 Piaggio, quanto per il 4 ruote che può davvero aprire la strada ad una nuova filosofia di veicoli dotati di stabilità eccezionale.

Come sempre, il problema protezione non viene preso in considerazione anche se, voci di corridoio, segnalano la volontà della casa di realizzare gli stessi modelli coperti (anche se sicuramente con copertura fissa) ed addirittura un modello fuoristrada (tipo quad a carreggiata ridotta, per intenderci !).

Avremo modo di riparlarne, intanto guardatevi questa godibile presentazione video :



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Tergicristallo obbligatorio ?

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Piove, piove e piove ancora . . . ha piovuto molto quest'anno e le previsioni dicono che pioverà ancora e poi . . nevicherà anche molto.


Nonostante questo, nelle nostre città e tang
enziali è sempre più frequente vedere movimento di scooter che sfidano il maltempo pur di muoversi più agevolmente (e trovare parcheggio !!).





Naturalmente per la stragrande maggioranza sono scooter normali (scoperti), anche se, fermo al semaforo con il mio tetto che mi copre, sempre più spesso mi trovo a dover rispondere a domande circa il mio Adiva (che il "puro scooterista italiano" cominci magari a capire che non è più di moda bagnarsi come un pulcino a tutti i costi ?).

Sono numerosi quindi coloro che sfidano le intemperie sulle due ruote protetti solamente dalla giacca antipioggia e dal parabrezza alto (sempre più frequente negli scooter) ma . . . avete mai provato a guidare uno scooter con il parabrezza alto ma, ovviamente, senza tergicristallo ?

Certo che avete provato così come è ovvio che vi siate domandati come diavolo si fa a non investire il primo pedone che attraversa !

Il parabrezza bagnato, molto spesso rigato, sporco o opacizzato, è praticamente impenetrabile e sommato alla visiera del casco tempestata di goccioline crea sicuramente una situazione di pericolo non trascurabile, senza contare che, con l'umidità, tende ad appannarsi anche esternamente con conseguenze tragiche per la visibilità.



Molto spesso mi trovo ad usare il tergicristallo solamente per spazzare il velo di umidità e mi chiedo davvero con che grado di sicurezza possano viaggiare coloro che (99%) il tergicristallo non ce l'hanno.


Credo davvero che il nostro codice della strada, sempre più votato alla salvaguardia della sicurezza, dovrebbe considerare questo aspetto del mondo a due ruote, imponendo in qualche modo l'introduzione del tergicristallo a tutti i costruttori che prevedono il parabrezza alto nei loro scooter . . che ne pensate ?

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ci piace . . . non ci piace . . .

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Chiusa con affluenza record E.I.C.M.A. 2010, non possiamo esimerci dal commentare il prodotto che tutti aspettavamo : l' ADIVA AD3 !


E' comunque ancora un commento parziale in quanto quello visto in fiera rimane ancora una volta un prototipo, certo molto più aderente al prodotto finito di quanto proposto due anni orsono, ma comunque non ancora la versione che cavalcheremo (speriamo) a partire dalla prossima estate.

Diciamo subito che è lo scooter più automobilistico che ci sia, concepito davvero come una seconda auto e, come tale, dovrebbe essere considerato.

Ci piace . . . .

la linea aggressiva : bello il frontale ribassato che integra le doppie ruote anteriori in una carenatura di tipo, appunto, automobilistico.

La carreggiata è contenuta e il mono ammortizzatore visto in fiera all'avantreno verrà poi sostituito da un doppio braccio (rispondendo in questo modo ai tanti lettori che avevano espresso dubbi circa la robustezza del mono supporto !).

La pedana si è abbassata e, in concomitanza con il livellamento posteriore della sella che permette al pilota di retrocedere a piacimento, favorirà e accontenterà anche i piloti più alti (risolvendo quindi un altro quesito espresso dai lettori !).

Nonostante cio' e nonostante l'interasse sia stata notevolmente accorciata (a tutto vantaggio della maneggevolezza), il sottosella è stato ampliato e ospita ora un casco integrale + 1 jet, liberando definitivamente il baule dall'ingombro dei caschi (operazione davvero splendida, che lascia tutta la volumetria della bauliera intatta, considerando anche, che, grazie ad un gioco stilistico, è stata aumentata la capienza di ben 8 litri, trasformando l'AD3 in un veicolo ben più capiente di una Smart !!).

Novità importanti anche nel frontale che vede sparire i montanti reggiparabrezza per favorire lo sviluppo di un guscio avvolgente e notevolmente protettivo (che probabilmente si estenderà in basso sino a riparare le gambe del pilota), da cui spuntano solamente gli specchietti retrovisori ed il tergicristallo e che culmina in alto con un riporto inspessito al quale viene fissato il tetto retrattile tipico Adiva.

Finalmente sparito l'anacronistico alloggiamento della "motoradio" e dei due altoparlanti incastonati nella parta alta del tunnel, così come sparite le due tasche aperte laterali (ora sempre esposte alle intemperie), in favore di un ampio gavone con sportello a chiave che risulterà certo più utile e sfruttabile (fermo restando la possibilità di alloggiare il navigatore sul manubrio !).

Di conseguenza, riposizionate (meglio) anche le bocchette del riscaldamento mani e piedi per l'impianto che sarà offerto in optional (o di serie nel 300 cc ?).

Eccoci infatti alla motorizzazione che prevede (per il momento) due cilindrate solamente : 125 o 300 cc.

I motori sono Kymco e ci sentiamo di elogiare questa scelta in quanto trattasi dei propulsori concettualmente più nuovi, potenti ed affidabili proposti ultimamente dal panorama scooteristico (vedi i dati di vendita e i lusinghieri commenti circa gli ultimi prodotti Kymco).

A parte il 125 cc, prodotto quasi esclusivamente per il mercato estero (non dimentichiamo che la quota di mercato di Adiva in Italia è minima rispetto alla penetrazione nel mercato estero, leggi qui !), che rimarrà comunque un propulsore appena sufficiente per questo veicolo, il 300 cc ci sembra il compromesso giusto, come avevamo già anticipato, per fare di questo scooter un "ognistrada" (oltre che un "ognitempo").

La strumentazione riprenderà l'ultima serie dell'AD con il cruscotto formato da 2 cilindri con gli indicatori all'interno ed il manubrio (se pur ingiudicabile in quanto incompleto anche nel prototipo), sembra rimarrà piccolo e maneggevole come piace a noi.

Ancora due parole sulle ruote che saranno da 13" le due davanti e da 14" quella dietro, con frenata ripartita e combinata su 3 dischi che sicuramente non farà rimpiangere la mancanza dell'ABS (sempre che non venga poi inserito nella lista degli optional al momento della commercializzazione).

Anche il prezzo non è pervenuto ovviamente (visto che manca quasi un anno alla commercializzazione), ma si vocifera di circa 6.500 euro per il 300 cc, cifra che ci sembra assolutamente in linea visto il veicolo.

Non ci piace . . .

per il momento la scelta del parabrezza senza supporti, bellissima l'estetica e la visuale per il pilota, ma ci lasciano perplessi la robustezza soprattutto nei punti destinati ad un lavoro maggiore e frequente (attacco del tetto) e la sicurezza passiva : nell'attuale parabrezza con i montanti lo stesso si stacca al momento di un urto abbastanza sostenuto . . . cosa avverrà con quello avvolgente ?

Va bene la sella filante e "modulabile" a seconda del pilota ma un gradino "poggiareni" quanto sarebbe auspicabile soprattutto nelle percorrenze medio/lunghe !

Componentistica : al momento è ingiudicabile in quanto si tratta appunto di un prototipo, reale quanto si vuole ma pur sempre un prototipo, ci appelliamo comunque ai costruttori affinchè plastiche e assemblaggi migliorino decisamente anche rispetto alle ultime versioni Adiva che, in alcuni punti, hanno mostrato più di una carenza.

Ultimo appunto/richiesta per un accessorio piccolo piccolo ma utile utile : la luce nella bauliera !
Non so dire che sollievo sarebbe per chi, come me, usa il baule come un vero portabagagli ed eviterebbe di frugare in lungo e in largo alla ricerca dei guanti quando la notte è fonda e . . ovviamente . . . piove !


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